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Parliamo di fentanyl: lo inali e colli secco (Redazione)

A Boston, terra d’adozione del Fentanyl – grazie alla lussuriosa borghesia native, all’incontrollata fiumana di dirigenti, impiegati e funzionari di banche e multinazionali e ai campus di studenti dell’MIT – al termine di un’irruzione antidroga un agente è crollato a terra per avere inalato polveri dei locali. Rimesso a nuovo con due giorni d’ospedale, è tornato in strada. A Miami un ragazzo di 10 anni ha rivelato all’autopsia presenza di Fentanyl e eroina. Unico e gravissimo il caso del minore. Due storie che in Usa attivano l’emergenza. Immediata.

Un allarme Fentanyl esiste. È risaputo che il Fentanyl sia una sostanza da tenere sotto controllo: se in un Paese si consuma eroina e ci sono morti per eroina, allora c’è bisogno di monitorare attentamente la situazione per conoscere che cosa stanno assumendo davvero le persone. I mercati della droga – sia dal punto di vista dei criminali che dei consumatori – sono ormai dei mercati globali, che si osservano e si influenzano a vicenda, da una parte del mondo all’altra. Mescolare il Fentanyl con l’eroina è una trovata che viene dagli Stati Uniti, non dall’Europa. Il Fentanyl è una sostanza conveniente, da cui si possono ottenere grandi profitti anche con un minimo investimento e la si può sintetizzare facilmente in laboratori clandestini, non serve più rubarla o corrompere medici e farmacisti per farla passare nel mercato irregolare.

Bastano due milligrammi di Fentanyl per decimare una persona, che sia chiaro!

In Italia si sa perfettamente che Fentanyl è sinonimo di overdose e se mischiato a eroina porta dritto in rianimazione. Lo dicono i ricercatori; eppure, le Autorità sanitarie sembra non vedano il pericolo: realtà o finzione? In termini di distribuzione dei farmaci oppioidi la legislazione italiana è molto diversa. Non esiste la vendita liberalizzata, quindi è impossibile una diffusione legale di tali sostanze ma ci sono voluti giornali e sequestri dei carabinieri per mostrare le potenzialità mortali del Fentanyl e che con un grammo di polvere si possano fare centinaia di dosi. Il fenomeno è stato totalmente sottovalutato e la prima morte per overdose da Fentanyl risale al 2017 a Milano. Per errore fu attribuita a overdose da eroina, ma 18 mesi dopo, l’Istituto Superiore di Sanità cambiò versione: morte per Ocfentanil, derivato del Fentanyl. Dov’era finito il sistema di allarme? E la prevenzione?

Corrono gli anni e ad aprile 2019 il primo arresto a Desenzano del Garda per spaccio di Fentanyl. Finisce in manette un pusher quarantaduenne di Salò, con 23 grammi dell’oppiaceo sintetico e il Fentanyl sbarca in Italia, aprendo la strada a overdosi e morti, primo germe di una storia nata a Boston. Da almeno 5 anni aveva messo le radici …

Il Fentanyl può causare diversi effetti collaterali, come eccessiva sonnolenza, capogiri o mal di testa, stanchezza, debolezza, alterazione di gusto e olfatto. Possono presentarsi disordini psichiatrici come sbalzi d’umore, depressione, paranoia, confusione, ansia, disorientamento, disturbi del sonno, irrequietezza, accompagnati da nausea, vomito e costipazione.

Da Boston, intanto, le cifre dell’ultim’ora: da ottobre 2018 il Fentanyl è all’origine dell’89% delle overdosi fatali. Continua l’ascesa delle overdosi anche se il loro tasso di mortalità è sceso del 4%, segnale della forte diffusione del naxolone, (Narcan) potente antidoto per i casi di overdose da oppiodi.

Oggi cominciano ad entrare ragazzi in Comunità con abusi di Depalgos e cerotti oppiodi che vengono somministrati in pazienti sottoposti a cure per i tumori contro il dolore. Attualmente si salvano da overdose con il Naxolone e poi Metadone a scalaggio

Ma direi che dobbiamo interrogarci sul futuro con cocente preoccupazione …

dalla Redazione (Dicembre 2023)




Last Updated on 24 | Settembre | 2024

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