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Captagon, la ‘droga dei kamikaze’

Un’anfetamina diffusa in Medio Oriente, fa sentire invincibili
Le nuove autorità siriane hanno bruciato un milione di pillole di captagon, la cui produzione su scala industriale è prosperata sotto il presidente deposto Bashar al-Assad.

Di cosa si tratta?

Il Captagon è un’anfetamina molto diffusa in Medio Oriente, è anche definita ‘droga dei kamikaze’. Per fare un esempio, è quella che avrebbero usato gli attentatori di Parigi del 2015 e che, secondo i media israeliani, avrebbero preso i terroristi di Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre.

“Le anfetamine mettono la persona in una situazione psicologica simile a quella dei pazienti maniacali, con un senso di onnipotenza – spiega Fabrizio Schifano, professore di farmacologia clinica e primario psichiatra dell’universita’ dell’Hertfordshire -. Questo ha senso perché per una persona è molto difficile riuscire a compiere un gesto del genere in situazione normale. Da sempre i soldati utilizzano delle sostanze, si narra ad esempio che i kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale prendessero anfetamine, che si dice circolassero anche nelle trincee del primo conflitto mondiale”.

Il Captagon non è molto diffuso in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. A confermare il dato anche l’Atlante dell’uso di sostanze nel Mediterraneo Orientale pubblicato dall’Oms, che vede ad esempio per l’Arabia Saudita una prevalenza d’uso delle anfetamine dello 0,4%, superiore a quella delle droghe leggere ferme allo 0,3%. “Mentre qui da noi abbiamo i cannabinoidi e le droghe sintetiche come sostanze prevalenti – afferma Schifano – in Medio Oriente sono ‘rimasti’ alle anfetamine. Il Captagon in particolare non si è visto di recente in Europa”.

La sostanza, che spesso viene mescolata alla caffeina, era nel sangue degli attentatori di Parigi del 2015 e di Seifeddine Rezgui, uno degli autori dell’attentato sulla spiaggia in Tunisia del 26 giugno 2015 dove morirono 39 persone. Secondo alcuni report i curdi ne hanno trovato gradi quantità nelle postazioni dell’Isis.

“Oltre al senso di invincibilità ci sono altri effetti ‘utili’ ai terroristi – sottolinea l’esperto -. Le anfetamine o simili lavorano rilasciando noradrenalina e dopamina, aumentano la vigilanza e la resistenza alla fatica. Inoltre l’aumento della dopamina fa diventare paranoico, ma se sei braccato dalla polizia essere paranoico non e’ un male, si diventa anche molto sospettosi. se a questo si aggiunge la caffeina aumenta il livello di allerta e in più ‘ sale anche l’ansia, che quando non è eccessiva è anche questa una reazione che puo’ aiutare in determinati contesti. In piu’ si ha un aumento della combattività e dell’aggressività”. 




Last Updated on 13 | Gennaio | 2025