Mi chiamo Roberto ho compiuto quarantanove anni in comunità. Ho sulle spalle circa vent’anni di tossicodipendenza.
Prima dei trent’anni le sostanze erano solo uno svago, visto che erano solo droghe “leggere”. Anche se poi mi resi conto che era solo un pretesto per non affrontare i piccoli problemi che un ragazzo ha.
Mi ricorderò sempre il mio primo spinello, avevo circa diciassette anni ed ero in ritiro con la nazionale di rugby per una selezione che per poco non superai. Alla sera dopo la partita “al terzo tempo”, con ragazzi più grandi provai lo spinello, cosa che in passato non mi sarei mai sognato di usare. A diciannove – vent’anni provai le droghe sintetiche. Facevo il servizio militare di leva nei Paracadutisti.
Queste droghe sintetiche mi piacevano perché la musica, i colori e i suoni, erano così accesi, che spegnevano i tuoni, le esplosioni e le sirene che avevo in testa e nel cuore. Cicatrici della Somalia.
Poi conobbi “LEI”, tutto il mio malessere svanì. Cominciai il lavoro da geometra, passai i dieci anni più belli della mia vita. Fino alla sua perdita.
Lì in quel momento, una notte decisi di non pensarci più, e usai la cocaina; il passo fu molto breve alla perdita totale di me stesso e a tutto quello che mi ero guadagnato in anni di fatica.
In poco tempo persi sia la mia dignità che il giudizio positivo delle persone. Mi rendevo conto anche del male che facevo alle persone a me care e che amavo; la mia famiglia che per fortuna non mi ha mai abbandonato.
Non voglio dilungarmi con il racconto delle comunità che ho fatto inutilmente, anche perché le facevo obbligato dai miei genitori.
Ora sono qui al Gruppo Valdinievole, mi è bastata una telefonata e mi hanno accolto immediatamente. Questa volta ho deciso io di entrare dopo l’ennesima ricaduta.
Ho trovato una comunità molto semplice senza tanti ricami e “rubinetti dorati” a differenza delle altre, dove l’obbiettivo era fare soldi, più soldi facevo e più ero bravo.
Qui la comunità viene fatta giorno dopo giorno tra noi ragazzi con le nostre difficoltà e le nostre esperienze di vita vissute. C’è chi viene occupato nelle varie attività presso la cooperativa, mentre altri sono inseriti nella squadra dei lavori esterni ed infine altri che si occupano delle varie manutenzioni e settori delle case residenziali della comunità.
Tutto questo viene ricambiato col tempo con soddisfazioni e raggiungimenti di vari obbiettivi: telefonate ai familiari, uscite organizzate con altri ragazzi delle varie fasi, fino al raggiungimento della possibilità di effettuare delle verifiche (una volta al mese) per verificare e organizzare la futura vita sociale e famigliare all’esterno della comunità.
Sono nove mesi che sono al Gruppo Valdinievole. Il mio obbiettivo attualmente è quello di dimenticare le sostanze o almeno di non pensarci dato che spesso è un mio sogno ricorrente.
La differenza che sto notando è che, se prima quando la sognavo, al mio risveglio ero sudato e nervoso, perché sognavo che era un “pacco” oppure non riuscivo a usarla, ora al mio risveglio dico, “Meno male era solo un sogno”.
Vorrei infine far vivere alla mia famiglia una vita serena senza brutti pensieri per colpa mia.
Un saluto a tutti da Roberto
Last Updated on 11 | Luglio | 2024